Techlit e S.C.M. fanno squadra con il Gruppo Project per un nuovo polo di innovazione tech.
Nasce in Italia un nuovo polo di competenze per il settore delle communication e collaboration solutions, con l’obiettivo di divenire un partner primario per i clienti di alto profilo. Abbiamo intervistato per voi Luca Fabiano, già AD di Techlit, Tiziana Foiadelli e Carlo Radaelli, già AD di S.C.M., che costituiranno il neo board di amministrazione della nuova realtà.
La notizia è già uscita da qualche giorno: dallo scorso 20 maggio Techlit, azienda conosciuta nel panorama italiano delle soluzioni AV per il settore B2B, ha avviato l’acquisizione della storica S.C.M. attiva nei sistemi di comunicazione digitale. Una operazione resa possibile dall’intervento del fondo di private equity H.I.G Europe, che ha poi fatto confluire Techlit nel Gruppo Project, leader nelle soluzioni ICT. Una operazione ambiziosa che mira a costituire un polo di competenze per i grandi clienti specializzato nelle soluzioni di communication e collaboration. Abbiamo approfondito insieme ai protagonisti, per conoscere direttamente da loro i dettagli di questa importante operazione.
Connessioni – Quando si avvia una fusione con finalità ambiziose, il risultato è superiore alla somma delle parti.
Luca Fabiano (Techlit) – La spinta è venuta dalla consapevolezza dell’evoluzione del settore: oggi sono indispensabili maggiori competenze specialmente nell’ambito IT, dal networking al Cloud, ed è innegabile che AV e IT si stiano compenetrando, sia a livello tecnico che commerciale e strategico. L’unione tra Techlit, S.C.M. e Gruppo Project risponde perfettamente a queste tendenze, inoltre offre a Techlit la possibilità di crescere attraverso l’inserimento nel Gruppo, e a Project di acquisire competenze dal lato AV in maniera tempestiva. Inoltre i clienti del Gruppo Project sono tipicamente grandi aziende e utenti finali professionali, gli stessi che oggi potranno maggiormente beneficiare delle competenze AV e IT offerte dal nuovo hub.
Il secondo motivo è legato a una delle peculiarità del Gruppo Project: la gestione del roll out, cioè di progetti non estremamente complessi e ripetitivi, con un accento sull’assistenza, un modello utilissimo anche per le installazioni AV e che andrà a confluire nelle competenze del nuovo Gruppo. Infine, il Gruppo Project dispone di un supporto clienti 24/7 sia per l’assistenza tecnica che per il monitoraggio, che sarà esteso anche all’area AV e costituirà una novità assoluta nel panorama dei System Integrator che si occupano di multimedialità. Naturalmente, tutto questo vale per l’Italia ma anche per il mercato internazionale, dove siamo presenti ma dove intendiamo espanderci ulteriormente.
Carlo Radaelli (SCM) – L’altro elemento cardine dell’operazione è l’incremento della massa critica, l’integrazione tra gli staff e le competenze: la proposta commerciale, strategica e tecnica ai clienti si basa sulla competenza delle persone, i nostri servizi potranno quindi essere migliori di pari passo con l’aumento numerico e delle conoscenze del nostro staff.
C – L’operazione ha a che fare con i nuovi scenari portati dal Covid?
CR – La pandemia ha portato una rivalutazione degli spazi di lavoro, i progetti che facciamo adesso sono molto diversi da ciò che facevamo anche solo due anni fa, e oggi insieme, grazie all’acquisizione, abbiamo il profilo adatto per sapervi rispondere.
LF – In parte sì, nel senso che il Covid ha portato cambiamento che rimarranno anche nel lungo periodo, noi saremo pronti portando innovazione, capacità di gestire progetti complessi e più grandi, e corretta informazione dei clienti. Oggi è infatti sempre più importante educare – e associarsi a chi lo fa già – gli utenti finali professionali.
C – Come è avvenuta la fusione?
LF – Al di là dei dettagli tecnici dell’acquisizione, per tutti si tratta di una via per crescere, facendo squadra e divenendo una unica realtà, come il mercato richiede.
Tiziana Foiadelli (SCM)– L’idea, ma forse meglio dire anche la necessità di crescere, ci era ben chiara, coniugando la qualità con la massa critica. Abbiamo cercato quindi un partner che potesse completare la nostra proposta, e siamo stati molto attenti alle persone con cui condividere questa scelta, perché Project ha più di 25 anni di storia, con basi, modalità e anche un’etica ben solide trasferite dal fondatore, mio padre. Con Luca e Techlit ci siamo subito trovati in linea. La sfida è importante ma siamo pronti ad accoglierla.