In esclusiva per Connessioni, l’intervista di Mike Blackman, managing director di Integrated Systems Events, a proposito di ISE 2021 che si terrà a febbraio a Barcellona.
In un momento di incertezza totale come quello che stiamo vivendo a causa del Covid-19, vogliamo essere fiduciosi e guardare avanti con ottimismo. Ci siamo chiesti se e come in autunno riprenderanno gli eventi internazionali in programma e abbiamo chiesto a Mike Blackman, managing director di Integrated Systems Events, notizie su ISE 2021. In questa intervista rilasciata in esclusiva alla redazione di Connessioni, Blackman conferma che ISE ci sarà, lo staff sta lavorando alacremente per organizzare al meglio la manifestazione, mentre la Fira di Barcellona si prepara a questa “nuova normalità” delle fiere, un po’ fisica (ma in sicurezza) e un po’ più virtuale.
Connessioni – Qual è la posizione ufficiale di Fira in questo momento. Possiamo aspettarci che l’evento avrà sicuramente luogo, dopo la cancellazione di altre manifestazioni autunnali?
MB – ISE 2021 sta sicuramente andando avanti nell’organizzazione. La Fira di Barcellona sta progettando di ospitare di nuovo fiere ed eventi a partire da settembre, quindi lo staff avrà molta esperienza del “New Normal” per quando arriverà ISE, a febbraio 2021.
C – ISE è una fiera internazionale, sappiamo che avete espositori provenienti da tutto il mondo. Pensa che il diverso impatto del Covid nei vari Paesi possa generare ripercussioni su ISE in termini di espositori e di visitatori?
MB – La situazione è complessa, e varia da Paese a Paese. Stiamo pianificando uno scenario che prevede un evento fisico coinvolgente e sicuro, che sarà tuttavia completato da un’altrettanto interessante proposta virtuale.
C – Covid e lockdown hanno influenzato l’organizzazione dello show?
MB – La Fira ha completato un ampio progetto di ripartenza con la consulenza di AON, l’Hospital Clinic de Barcelona e altri esperti per valutare e mitigare i rischi di Covid-19 nel contesto delle fiere. A breve pubblicheremo la nostra guida per rendere ISE 2021 il più sicuro possibile per espositori e visitatori. Stiamo ultimando il documento e lo distrubuiremo davvero a brevissimo ai nostri espositori.
C – E hanno influenzato le vendite? Forse alcune aziende hanno cambiato i loro piani?
MB – Mentre c’è stata incertezza in tutto il business manifatturiero, siamo lieti di segnalare che lo scorso mese sono stati confermati 55.000 metri quadrati di superficie per ISE 2021, in aumento del 5% rispetto a ISE 2020. Nonostante le criticità del momento, la maggior parte dei nostri clienti è convinta che ISE sarà una tappa strategica per l’andamento del 2021.
C – State progettando qualcosa di speciale (ambienti virtuali o webinar) nel caso in cui il Covid continuerà a influenzare gli eventi live anche il prossimo anno?
MB – Sì, ci sarà una componente digitale che affiancherà l’evento fisico. Siamo del parere che gli spettacoli ibridi entreranno a far parte dello scenario fieristico in modo permanente, ben oltre il 2021.
C – In generale, cosa pensate di aver imparato dall’esperienza Covid?
MB – Ci trovavamo in una posizione migliore, rispetto ad altre aziende, per affrontare il lockdown. La nostra realtà è sempre stata “sparsa” sul territorio con uffici a Monaco, Amsterdam e ora a Barcellona, così come diverse persone già erano in smart working. Le videochiamate sono la prassi, sia per la riunione settimanale dell’intero team, sia per piccoli incontri o conversazioni one-to-one. Così, quando il lockdown è arrivato, i dipendenti hanno portato i loro computer a casa e abbiamo continuato a lavorare senza problemi.
C – Il Covid avrà un impatto a lungo termine, come pensa che il settore AV stia rispondendo alla sfida Covid? Si potrebbe cogliere l’occasione per imparare qualcosa da questa esperienza?
MB – La risposta del mercato è stata sorprendente. Abbiamo sempre rilevato un ethos di cooperazione tra gli attori della filiera, ma quando la crisi ha colpito duramente il settore, c’è stato un reale sentimento di obiettivo comune. Per esempio AVIXA e CEDIA, le due associazioni co-organizzatrici di ISE, hanno aperto gratuitamente l’accesso ai materiali didattici online. Tante aziende hanno dedicato tempo e risorse per supportare la lotta al virus. Direttamente, aiutando a digitalizzare le strutture sanitarie, o indirettamente, fornendo applicazioni e contenuti educativi per tenere occupati i ragazzi con la didattica a distanza.
La pandemia, infatti, ha accelerato l’uso di molte tecnologie digitali, come le comunicazioni video e lo streaming. E credo che molti dei cambiamenti in atto resteranno anche quando tutto questo sarà finito: la gente ne ha sperimentato i vantaggi e non vorrà tornare ai vecchi modi di lavorare e di vivere.