Come un pianeta gigante simile a Giove, B&C “cattura” in un colpo solo due importanti “satelliti”, che arricchiscono una galassia basata sul Made in Italy. Abbiamo scambiato due parole sull’acquisizione con Lorenzo Coppini, CEO di B&C Speakers.
La doppia acquisizione dei marchi 18Sound e Ciare da parte di B&C Speakers amplia nettamente il raggio d’azione dell’azienda toscana e crea scenari molto interessanti sia dal punto di vista costruttivo che distributivo. Lorenzo Coppini, titolare di B&C Speakers, non nasconde la soddisfazione per la chiusura della trattativa, nel dicembre dello scorso anno.
Connessioni – Quali sono state le ragioni che hanno determinato l’acquisizione?
LC – La ragione principale è che abbiamo sempre seguito il marchio 18Sound, fin dalla sua nascita. E’ stato il nostro miglior concorrente, dunque, quando si sono create le condizioni, per noi è stata un’occasione unica per espanderci. Le caratteristiche di 18Sound e di Ciare sono diverse dalle nostre, ma trovo che si integrino molto bene, e rappresentino per noi un deciso passo avanti.
C – L’acquisizione prevede anche quella del personale, dei siti produttivi, del reparto R&D?
LC – L’esigenza è quella di trovare novità un po’ in tutte le aree: commerciale, tecnologica, distributiva, eccetera. Le strutture distributive resteranno in piedi indipendentemente l’una dall’altra, per rispetto alla fidelizzazione dei clienti storici di 18Sound.
C – Cosa portano in dote 18Sound/Ciare a B&C?
LC – I nostri prodotti sono eccellenti per progettazione, ma sono anche molto semplici a livello di design, non abbiamo mai curato troppo la forma. La differenziazione è fondamentale anche nei prodotti della stessa fascia di prezzo. In sintesi: gli OEM devono essere trattati su due tecnologie distinte, la nostra originaria e quelle appena acquisite. Gli ambiti rimarranno distinti per quanto riguarda lo sviluppo e l’innovazione, ma si integreranno per lo scambio di idee. Mantenere un certo grado di competizione tra le due aziende non esclude che una possa anche dare supporto all’altra.
C – Il marchio 18Sound, dunque, continuerà a esistere?
LC – Certo, come anche l’azienda, con sede a Reggio Emilia. La parte che andrà a integrarsi maggiormente sarà quella degli acquisti, che saranno centralizzati e gestiti perlopiù da B&C, con un unico direttore. Ma c’è anche la prospettiva di un’integrazione interessante sul piano della piattaforma produttiva. A Francoforte (PLS 2018) ogni azienda avrà il suo stand. Ci sarà un po’ meno “concorrenza”, ovviamente gli stand saranno alleati, ma offriranno prodotti e linee differenti. Per Ciare si è invece deciso di non esporre, perché i progetti di rilancio del marchio hanno bisogno di più tempo.
www.bcspeakers.com